Info su Fessurazioni del Legno

PREMESSA: IL LEGNO E' SEMPRE IN MOVIMENTO. Per la recinzione EXPO MILANO, è stato volutamente SCELTO ed  utilizzato legno di Larice naturale al 100% non impregnato e trattato chimicamente assolutamente privo di qualsiasi sostanza chimica e nociva  (es.Sali al cromo). IL Larice è la specie legnosa più performante presente sul mercato Italiano delle conifere in termini di durata all'esterno, a differenza del Pino impregnato chimicamente  che solitamente viene utilizzato per realizzazioni di staccionate in Legno impregnato , (per capirci le tipiche staccionate color verde che si trovano lungo le ciclabili o nei parchi giochi).

Questo fa si che il Legno di Larice  naturale utilizzato ad  EXPO non contamini chimicamente l’ambiente circostante , la fauna presente ma soprattutto bambini e persone che frequentano la ciclabile.

Per ragioni tecniche è stato utilizzato un montante di diametro cm 14, ricavato da piccoli tronchi di Larice, per questo presentano il midollo centrale CON CUORE, mentre i correnti trasversali diam cm 8, sono stati ricavati da sezioni di tronco " FUORI CUORE" privi di midollo e della parte centrale che compone un albero. (vedi immagine)

 

Proprio per questo motivo, le sezioni di legno con midollo (CON CUORE) sono soggette a fessurazioni da ritiro, maggiormente rispetto a sezioni FUORI CUORE.

Queste fessurazioni da ritiro su travi, tavole , pali rotondi, non compromettono minimamente la resistenza statica dell’elemento. Il distacco longitudinale delle fibre del legno , le quali aprendosi producono la fessura, è un fenomeno inevitabile e non comporta variazioni di rilievo ne sulla flessione ne sullo sforzo di taglio dell’elemento. La fessurazione da ritiro non è altro che il segnale naturale indicante che il legno è ben essiccato. Anche la durata del legno non viene compromessa in presenza di fessurazioni da ritiro. Il legno è un materiale igroscopico soggetto a fenomeni di scambio di acqua con l’ambiente esterno, i quali possono causare a livello macroscopico diversi valori di umidità a cui un pezzo di legno può equilibrarsi con la variazione dimensionale e la comparsa di fessurazioni. E’ quindi un fenomeno fisiologico e non un indice di bassa qualità del materiale o della presenza di difetti. Inoltre non è detto che una volta in opera gli elementi riassorbano parte dell’acqua persa andando cosi a chiudere parzialmente le fessurazioni da ritiro.

L’aspetto estetico sicuramente conta, ma deve essere sempre associato al materiale che compone l’oggetto. Un tubo di plastica o acciaio ha un aspetto estetico gradevole quando è ben verniciato ed ha una superficie liscia, la stessa analisi NON la si può fare su un elemento in legno che è un materiale igroscopico soggetto a continue variazioni di stato in funzione dell’umidità.

La fessurazione da ritiro è una variazione di stato naturale che non deve influenzare l’analisi estetica ma deve motivare la scelta effettuata a priori: quella di aver scelto IL LEGNO un materiale naturale rinnovabile abbattendo le emissione di CO2 nell’atmosfera. Il legno subisce un processo di lavorazione a bassissimo impatto ambientale, ma soprattutto è un CARBON STOCK, ovvero un immagazzinatore naturale di CO2.

Infine anche la classificazione strutturale del legno, indicata nelle norme tecniche europee CE, contempla l’analisi delle fessurazione da ritiro le quali sono sempre ammesse.

Il legno è il materiale da costruzione più naturale e amato al mondo, è sempre in movimento, e va accettato con pregi  difetti.

 

Nella speranza di aver fatto chiarezza sulla questione , rimango a disposizione per qualsiasi altra informazione in merito.

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